Immigrati, una nuova sanatoria è un’ipotesi impraticabile per ora. Nell’attesa si aspetta la pubblicazione del decreto flussi 2021
Qualcuno ipotizza che il governo possa riproporsi una sanatoria per regolarizzare gli immigrati clandestini in Italia ma l’ultima quella 2020 è ancora impantanata nei ritardi burocratici aggravati dalla pandemia Covid.
Un anno fa di questi tempi molti erano gli stranieri impegnati a presentare la domanda di emersione per regolarizzare Gli immigrati che vivono in Italia come clandestini, hanno avuto l’opportunità di regolarizzarsi tramite una proposta di lavoro nel settore domestico, agricolo, pesca, allevamento.
Ma non è arrivata la stessa opportunità per il 2021, molti indizi portano a pensare che non ci sarà una nuova possibilità per quest’anno anche perché si tratta di un provvedimento eccezionale, una tantum, che quindi non viene deciso ogni anno ma in caso di reale necessità impellente.
La sanatoria permetterebbe agli immigrati che sono già in Italia di regolarizzare la loro posizione, ottenendo così il permesso di soggiorno, ma non quelli che siano in procinto di arrivare in Italia.
Più probabile la pubblicazione del decreto flussi 2021 annunciato dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che conterrà un numero più elevato di quote flussi e maggiore tipologie di attività (non solo turismo e stagionali quindi).
A quando la prossima sanatoria immigrati ?
Si parla da tempo di una nuova sanatoria, l’ultima è stata nel 2020 e le cifre delle domande presentate, anche se con cifre importanti, si sono arenate nella burocrazia.
Un calo che è certamente dovuto ai criteri più stringenti posti dal Ministero ai migranti per poter essere in regola con la domanda. Ad esempio nel 2020 veniva richiesto di allegare alla richiesta anche un documento che attestasse la propria presenza in Italia, con documenti rilasciati da organismi pubblici.
Ma se l’extracomunitario era entrato illegalmente nel nostro Paese, come poteva avere una dichiarazione di quel tipo?
Così il Ministero dell’Interno si corresse parlando di validità anche di un certificato medico, oppure del timbro sul passaporto o altre dimostrazioni concrete di presenza.
Da allora ad oggi l’immigrazione viene vissuta sempre più con diffidenza, come una minaccia anche alla luce di quanto successo negli ultimi due anni in Europa con gli attentati riconducibili all’Isis e alle sue infiltrazioni, dimenticando però che in molti casi si trattava di terroristi nati e cresciti già nel Paese dove avevano commesso l’attentato.
Inoltre la convivenza tra immigrati e italiani in molte zone dove sono previsti i centri di permanenza si è fatta decisamente difficile.
Ecco perché la sanatoria, di questi tempi, sembra una strada difficilmente praticabile.
La posizione della UE su nuove sanatorie
La necessità di reperire risorse potrebbe aprire la possibilità di una Sanatoria stranieri per coprire con nuove risorse (contributo per la sanatoria, pagamenti dei contributi inps, marche da bollo).
Come prepararsi alla sanatoria per gli immigrati
Non è ancora sicuro che nel 2020 possa esserci una sanatoria, ma nel caso è sempre utile ricordare alcune regole di comportamenti che gli irregolari in Italia devono osservare
Il governo guidato dal Premier Conte per il momento non si è ancora espresso sull’argomento, ma alla luce del numero elevato di cittadini extracomunitari in posizione irregolare in Italia è facile immaginare che finalmente il 2018 possa essere l’anno buono per una sanatoria che ne regolarizzi almeno una parte.
Va precisato che si tratta di un provvedimento eccezionale, tanto che l’ultima è stata nel 2020, ma come ha ricordato ancora di recente il presidente dell’INPS, Tito Boeri, sarebbe utile far emergere e regolarizzare tutte quelle posizioni di clandestini che lavorano nel nostro Paese e quindi tornerebbero anche utili con i loro contributi alle casse dello Stato.
Alla luce anche delle ultime decisioni del governo in tema di immigrazione potrebbe più che altro risolversi con una regolarizzazione a tutti gli effetti di chi già vive e lavora nel nostro Paese, anche se in realtà non avendo permesso di soggiorno non potrebbe farlo.
Si tratta quindi di situazioni al limite, che porterebbero a far emergere lavoratori dei quali prima non si conosceva l’esistenza, ma è bene che i diretti interessati osservino alcune regole basilari.
Anzitutto è sempre meglio che la situazione di irregolarità sul lavoro venga denunciata dai datori e non dai lavoratori, anche perché i primi potrebbero rifiutarsi di firmare dichiarazioni che li metterebbero in difficoltà nel caso di controlli più approfonditi.
Oltre a questo, meglio tenere un comportamento ineccepibile durante il soggiorno in Italia, evitando possibili denunce per motivi diversi che non siano quelli già legati alla posizione irregolare in Italia.
Evitare in tutti i modi di essere coinvolti in furti, traffici di sostanze illegali o altri reati che andrebbero ad incidere pesantemente sulla loro posizione in sede di valutazione.
Infine fare attenzione ad essere sempre in regola con i documenti del Paese di provenienza sia del soggetto in questione che dei suoi eventuali parenti portati in Italia.
E ancora, pur non potendo avere una residenza, è sempre consigliabile poter fornire un indirizzo preciso in caso di accertamenti.