Bonus da 400 euro solo per le donne: confermata anche per il 2022, la misura pensata per la parità dei diritti viene addirittura potenziata. Nuovi aiuti non solo dall’INPS, ma anche dalle Regioni.
Probabilmente, non tutte le donne sanno che, attualmente, esiste un bonus da 400 euro al mese per le donne, sia sole che con figli a carico. Si tratta di un’agevolazione attivata lo scorso anno, che è stata pensata per aiutare le donne prive di sostegni economici e che hanno subito violenza.
Una misura che non mira solamente ad aiutare le donne che non hanno la possibilità di sostentarsi autonomamente, ma anche a tirarle fuori da situazioni di abusi e violenze.
Negli ultimi anni, infatti, è stato notato come le chiamate ai numeri messi a disposizione dai centri antiviolenza siano aumentate a dismisura.
Situazione che è stata purtroppo esacerbata dalla pandemia: le chiusure forzate hanno avuto come effetto anche l’aumento del numero di violenze domestiche denunciate.
Sfortunatamente, ad oggi moltissime sono le donne che non denunciano abusi e aggressioni da parte dei conviventi. Non solo per paura, ma anche perché, molto spesso, manca la possibilità di provvedere a se stesse da sole.
Ecco perché l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha creato questo bonus da 400 euro mensili, il cui nome è eloquente: viene chiamato Reddito di Libertà.
In questo articolo non solo ci occuperemo di analizzare il Reddito di Libertà, il suo esatto funzionamento e le caratteristiche che le richiedenti devono rispettare. Analizzeremo anche le ultime novità in merito: per l’anno corrente, infatti, è stato previsto un potenziamento della misura per la parità dei diritti.
Bonus da 400€: nuovi fondi per il Reddito di Libertà
E inizieremo proprio da questa novità: il Reddito di Libertà, per l’anno 2022, verrà potenziato. Attenzione, però: continuerà a trattarsi di un bonus da 400 euro.
Il potenziamento, dunque, non riguarderà una maggiorazione degli importi mensili concessi.
Spieghiamo dunque meglio in cosa consisterò questo potenziamento.
Già lo scorso mese di marzo, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha previsto, per Regioni e Province autonome, la possibilità di integrare ulteriori risorse al Fondo per il Reddito di Libertà.
Si tratta del Fondo gestito dall’Istituto e volto appunto a finanziare il bonus da 400 euro mensili per le donne.
Il Fondo Reddito di Libertà INPS vanta già 3 milioni di euro, che potrebbero però non essere sufficienti per poter coprire tutte le richieste pervenute.
Ma, come vedremo, la misura è gestita a livello regionale: anche le Regioni sono dunque chiamate a collaborare all’attribuzione di fondi aggiuntivi.
Per questo, col Messaggio n° 1053, l’INPS non solo concede a Regioni e Province autonome la possibilità di incrementare il Fondo con risorse proprie, ma fornisce anche indicazioni pratiche in merito.
Le Regioni possono attualmente presentare una propria istanza, tramite la quale comunicare il budget a disposizione, da trasferire all’INPS.
L’Istituto provvederà poi a raccogliere le istanze pervenute dalle amministrazioni e ad erogare il bonus da 400 euro mensili alle aventi diritto.
C’è dunque la possibilità che le domande precedentemente sospese per mancanza di fondi possano trovare accoglimento grazie ai nuovi fondi in arrivo dalle Regioni.
Bonus da 400 euro: come funziona?
Occupiamoci adesso del funzionamento del bonus da 400 euro concesso su base mensile grazie al Reddito di Libertà.
La misura non è nata durante l’anno corrente: infatti, già col Decreto Rilancio (DL n 34/2020) erano state individuate le specifiche della futura misura, confermata ufficialmente a fine 2021 dall’INPS con la Circolare n. 166.
Il bonus da 400 euro è stato istituito per fornire un aiuto concreto a tutte quelle donne che, in tempo di lockdown, hanno subito violenze e si sono affidate ai servizi sociali e/o ad un centro antiviolenza.
Che la donna in questione abbia o meno dei minori a carico non fa alcuna differenza. Tutte le donne, sia sole che con figli, avranno diritto alla misura.
Si tratta infatti di un bonus da 400 euro volto a indirizzare la donna vittima di violenza verso la propria indipendenza economica.
Bonus da 400 euro: chi può accedere al Reddito di Libertà
Il fatto che il bonus da 400 euro mensili verrà concesso sia alle donne sole che a quelle con figli a carico non significa che tutte le donne potranno accedervi.
Purtroppo, infatti, il Reddito di Libertà viene conferito solamente nel rispetto di un requisito fondamentale: quello cioè di essere regolarmente seguite, e in maniera ufficiale, da un centro antiviolenza regionale.
La misura è infatti gestita di concerto da INPS e centri antiviolenza regionali.
Saranno questi ultimi a dover attestare che la donna che vuole riacquistare la propria indipendenza stia effettivamente seguendo un percorso a lei dedicato.
Per quanto riguarda gli altri requisiti, per accedere al bonus da 400 euro per le donne, queste potranno essere sia italiane, che cittadine comunitarie o extracomunitarie.
Negli ultimi due casi, ovviamente, viene richiesto permesso di soggiorno regolare.
Non ci sono, invece, incompatibilità con altri sussidi statali attualmente percepiti dalla donna.
L’INPS ha chiarito infatti che la misura “non è incompatibile con altri strumenti a sostegno del reddito”.
In altre parole, possono ottenere il Reddito di Libertà sia le donne che non percepiscono alcun aiuto statale, sia quelle che invece possono contare su Reddito di Cittadinanza, NASpI, sussidi regionali o locali.
Bonus da 400 euro: l’erogazione dura 12 mesi
Non abbiamo ancora accennato alla durata del bonus da 400 euro. Il Reddito di Libertà, infatti, verrà erogato per un tempo stabilito.
La donna vittima di violenza potrà contare sulla misura per un anno: le verrà cioè concesso il sussidio per dodici mensilità.
Quanto alle modalità di erogazione, queste possono essere scelte dalla beneficiaria stessa. L’erogazione può avvenire infatti a mezzo di accredito su IBAN o eventuale carta (anche prepagata), o in alternativa su conto corrente.
La modalità di accredito preferita può essere agevolmente indicata dalla potenziale richiedente in sede di domanda.
Bonus da 400€ per le donne: come presentare domanda
Prima di concludere, analizziamo nel dettaglio la procedura di domanda per il Reddito di Libertà. Richiedere il bonus da 400 euro riservato alle donne vittime di violenza non è infatti difficile, ma la richiesta prevede diversi passaggi.
Innanzitutto, bisogna scaricare e il Modello di domanda per il Reddito di libertà messo a disposizione sul sito ufficiale INPS.
La parte anagrafica può essere compilata in autonomia, ma ci sono delle sezioni che vanno compilate insieme ai responsabili del centro antiviolenza che segue la donna richiedente.
Infatti, per ottenere il bonus da 400 euro mensili non solo occorre la firma del rappresentante legale del centro, ma c’è anche bisogno dell’intervento di un professionista.
Ci riferiamo all’assistente sociale che ha in carico il percorso della donna vittima di violenza, che dovrà avere cura di compilare l’apposita sezione del Modello.
Compilata la domanda insieme al centro che la segue, la donna potrà poi provvedere alla presentazione del Modello presso il Comune.
Sono infatti i Comuni di residenza delle donne vittime di violenza che hanno l’incarico di raccogliere le domande e presentarle poi all’INPS.
La procedura si svolge insieme alla richiedente: sul portale ufficiale dell’Istituto c’è infatti una specifica sezione dedicata al Reddito di Libertà.
Sezione alla quale si potrà accedere solamente se la donna vittima di violenza è in possesso di CNS, SPID o carta d’identità elettronica./ Fonte https://www.trend-online.com/risparmio/bonus-400-euro-donne-reddito-liberta/